Il Mito Il mito racconta che, un giorno, nell'attraversare un fiume, l'attenzione di Cura sia stata attratta dal fango argilloso. Pensosa, senza bene rendersi conto di quello che andava facendo, Cura si mise a modellarla, traendone la figura di un uomo. Fu allora che...
Il Mito de la Cura
Il Mito
Il mito racconta che, un giorno, nell’attraversare un fiume, l’attenzione di Cura sia stata attratta dal fango argilloso. Pensosa, senza bene rendersi conto di quello che andava facendo, Cura si mise a modellarla, traendone la figura di un uomo.
Fu allora che sopraggiunse Giove, a cui la dea chiese di infondere spirito vitale nella scultura da lei plasmata, cosa a cui Giove acconsentƬ con facilitĆ . A questo punto, Cura chiese di poter imporre il proprio nome alla creatura, ma il dio glielo negĆ², sostenendo il nome di quell’essere doveva provenire da lui, che gli aveva infuso la vita.
Ne nacque una disputa, che si complicĆ² quando a essa si unƬ la Terra: questa riteneva, infatti, che il nome avrebbe dovuto essere il suo, essendo sua la materia con cui era stata plasmata la creatura. Per risolvere la diatriba, fu chiamato a pronunciarsi Saturno, il cui giudizio distribuƬ le rivendicazioni: a Giove, che aveva infuso lo spirito sarebbe toccato, alla morte di quell’essere, di rientrare in possesso dell’anima; alla Terra, della cui materia l’essere era composto, sarebbe tornato il corpo dopo la morte; ma a possederlo durante tutta la vita sarebbe stata l’Inquietudine, la prima a plasmarlo. Il nome, invece, non sarebbe toccato a nessuno dei tre contendenti: l’essere si sarebbe chiamato “uomo“, perchĆ© creato dall’humus.[2]
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(tratto da Wikipedia)
Il Mito de la Cura
Scritto da
il mito della cura, studiato da Heidegger e raccontando nel suo libro Essere e Tempo, tocca le corde di una conoscenza ancestrale, molto antica agli occhi dellāuomo contemporaneo, ma molto intima e sentita.
Lāessenza dellāuomo stesso ĆØ la cura che lo costituisce da un punto di vista esistenziale o ontologico come direbbe il filosofo tedesco. Ne costituisce il significato. il senso della vita stessa dellāuomo inteso come discorso che si fa reale, racconto nel divenire del tempo. Noi esistiamo nella materia, in questa dimensione e di conseguenza lo siamo in divenire nel tempo. La cura intesa come prendersi cura, di noi stessi e del mondo ĆØ il principio stesso del nostro esistere ciĆ² che ci da sostanza e significato. Un ragionamento molto filosofico, che perĆ² ha una serie di ripercussioni forti nella vita pratica dellāessere umano. Se questo risulta vero come nel racconto del mito greco, non si tratta solo di occuparsi degli altri, della comunitĆ , della natura, ma ĆØ insito nel significato stesso della nostra esistenza. Come nella canzone di Battiato, che prende il titolo dalla figura mitologica stessa, ci troviamo di fronte allāesigenza, principio implicito del nostro vivere. Non possiamo esimerci dal prenderci cura dellāaltro, dellāambiente che ci circonda, del mondo nella sua evoluzione naturale, cercando conoscenza e attenzione al suo naturale svolgimento, come un giardiniere nellāEden che ci ĆØ stato consegnato alla nostra nascita, alla vita. Purtroppo nelle perdita del contatto con la nostra essenza, attraverso la perdita di contatto con il corpo, avviene il senso di lacerazione e lāapparizione inconsapevole dellāabisso della solitudine. Nei processi rituali che definivano il nostro aggregarci in tribĆ¹, nei canti, nelle danze, nei riti iniziatici, lāuomo cercava la percezione di questo contatto primigenio con la vita, la riproduzione del processo di nascita, rivoluzione, morte e rinascita del Sole, raccontato anche cosƬ prepotentemente dal mito della Cura. Dalla polvere, nasciamo ed alla polvere torniamo (dust in the wind dei Kansas).
Il profondo condizionamento prodotto dallāimpronta fortemente utilitaristica della tecnologia, ci porta a porre lāattenzione sulla modalitĆ prettamente razionale di interpretazione della realtĆ che ci circonda. La Tecnologia serve a migliorare le condizioni di vita, ma lo strumento nel momento che diventa parte stessa del corpo, lo trasforma cambiando anche i nostri stessi processi cognitivi perchĆ© lāorganismo umano ĆØ un sistema volto a produrre consumando meno energia possibile, di conseguenza una volta acquisiti dei processi non serve alimentare quella parte del cervello che deve mantenere la consapevolezza su di essi. I processi rimangono memorizzati nel cervello attivando percorsi automatizzati nel corpo e la parte adibita allāattenzione consapevole il cosiddetto cervello che nota, si spegne, mantenendo il pilota automatico per ciĆ² che ĆØ considerato puramente sopravvivenza. Ecco lāimportanza che costituiscono gli studi contemporanei sul trauma. stanno scoprendo come funzioniamo rispetto alle esperienze che consideriamo traumatiche e come siamo ingegnerizzati per salvarci la vita. Tutto questo ci fa dimenticare, o per meglio dire, perdere la percezione del contatto con ciĆ² che profondamente percepiamo nel corpo, la nostra essenza creatrice, che per i greci era la Cura. Lāarte ĆØ un linguaggio che ci aiuta a riprendere il contatto, ma questa ĆØ un altra storia.
Nel suo libro “Essere e tempo”, Martin Heidegger racconta il mito della Cura, un mito che descrive la condizione esistenziale dell’uomo.
Il mito della Cura ĆØ una metafora della condizione esistenziale dell’uomo. L’uomo ĆØ un essere gettato nel mondo, senza una natura o una destinazione predeterminata. L’uomo ĆØ libero di scegliere il proprio destino, ma ĆØ anche responsabile delle proprie scelte.
La Cura ĆØ la struttura ontologica dell’uomo, ĆØ la sua condizione di essere-nel-mondo. La Cura ĆØ ciĆ² che ci permette di relazionarci con il mondo e con gli altri.
Heidegger distingue tra due tipi di Cura:
- La Cura inautentica: ĆØ la Cura che si perde nel mondo delle cose e delle opinioni. L’uomo inautentico ĆØ un essere-per-gli-altri, che vive la sua vita in funzione degli altri.
- La Cura autentica: ĆØ la Cura che si assume la propria responsabilitĆ e si orienta verso il proprio significato. L’uomo autentico ĆØ un essere-per-sĆ©, che vive la sua vita in funzione di se stesso.
Il mito della Cura ĆØ un mito che puĆ² aiutarci a comprendere la nostra condizione esistenziale. Se comprendiamo la nostra condizione di essere-nel-mondo, possiamo scegliere di vivere una vita autentica e significativa.
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